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Il Monastero e il Paese

 

DALLE VICENDE LONTANE AL PRESENTE

Monastero e Paese

Sicuramente anche nel territorio dove poi sarebbe sorto il nostro paese, in periodo arabo, vennero realizzate trazzere che resero più accessibile l'accesso al vulcano, ma fu la politica normanna che portò, d'accordo con la Chiesa romana, alla creazione di monasteri benedettini sulle pendici del vulcano. E' certo comunque che nel XII secolo nel nostro territorio esisteva solo una chiesetta ed un ospizio per i monaci infermi e che, per donazione, con le vigne e le terre circostanti, il tutto entrò a far parte del monastero di San Leone, mentre più tardi, nel 1205, la zona fu unita al monastero di Santa Maria di Licodia come grangia.

Rispettando la volontà espressa da Federico II d'Aragona che avrebbe voluto, in un luogo tanto bello e salubre, un monastero, Marziale vescovo di Catania ne ordinò la costruzione presso l'antico ospizio, sotto la guida di un temporaneo priore.

Era il 1359 e da quel momento iniziò il graduale predominio del Monastero di S. NICOLA all'ARENA (L'appellativo che caratterizza il nome del Monastero può trovarsi scritto " la Rena ", " l'Arena ", " all'Arena " ed è sicuramente legato alla natura geologica del terreno su cui sorge : terreno ricco di terra sabbiosa = RENA, in contrasto con le rocce laviche = SCIARE. In un documento del 1589 relativo all'eruzione del 1536 si trova anche l'appellativo " la Ruina ": in tal caso è da relazionarsi alla eruzione che distrusse totalmente il monastero di San Leone e bruciò i poderi dei villaggi di Nicolosi e di Mompilieri. Ed ancora il Carrera usa per il Monastero di Nicolosi l'espressione " S. Nicolò all'Arena detto il Vecchio " per distinguerlo da quello di Catania che porta lo stesso nome e che era stato inaugurato nel 1578. La relazione del Carrera risale al 1639.)

Benché già prima di tale data attorno all'ospizio si fossero insediate famiglie di pastori e di contadini, esse non costituivano un vero casale; fu invece con la trasformazione del Monastero in sede abbaziale che si rese necessaria una concentrazione stabile di personale.

Siamo nel XIV secolo.